Analisi Di Fourier


  Questa parte � stata formulata solamente in termini applicativi, data l’enorme importanza, come vedremo, che riveste l’analisi di Fourier nei processi reali .
 

Potenza ed energia.

  L’elettrotecnica ci insegna che se alimento con una tensione costante di V Volt una resistenza di R Ohm in essa scorrer� una corrente A=V/R Amp�re e verr� dissipata una potenza W=V*A Watt.
  Se invece di una tensione costante ho un segnale f(t) che varia in funzione del tempo, la sua potenza istantanea � proporzionale a f(t) al quadrato .
  Se consideriamo un intervallo di tempo T l’energia � proporzionale all’integrale del quadrato del segnale e la potenza media al rapporto tra l’energia e il tempo trascorso.
  Se il segnale � periodico, la potenza media dopo un tempo molto lungo � pari alla potenza media su un periodo e quindi il segnale si comporta ai fini dell’energia come un segnale costante di valore pari alla radice quadrata della potenza media.
  Per questa ragione quando si misura la tensione di una corrente alternata si preferisce dare il valore efficace Veff pari a Vpicco diviso radice di 2 . Per esempio una comune presa di corrente domestica fornisce un segnale sinusoidale a 50Hz e 220 Veff e la potenza dissipata su una resistenza di R Ohm � la stessa che si avrebbe usando una batteria da 220V .
  La situazione si complica molto se il segnale non � sinusoidale ma ha una forma qualsiasi.
  Le strade per calcolare l’energia e la potenza sono essenzialmente due :

i)trovare la funzione che definisce il segnale e calcolarne la media integrale del quadrato.

ii)vedere il segnale come la somma di un numero finito o infinito di segnali sinusoidali (di cui sappiamo calcolare potenza ed energia) e sommare i vari contributi.

  Questo secondo approccio costituisce l’idea base dell’analisi di Fourier.


Teoremi fondamentali
 
 

DOPPIA TRASFORMA :

SIMILITUDINE:

TRASLAZIONE:

MODULAZIONE:

CONVOLUZIONE:

CORRELAZIONE:

DERIVATA DI ORDINE N:

  Nel settore applicativo dell’elettromagnetismo � in uso la locuzione "spettro" per indicare la trasformata di una grandezza rappresentata da una funzione f(x).
  In genere la variabile di partenza x rappresenta un tempo t e quella d’arrivo v una frequenza temporale.
  Nella pratica l’uso della trasformata di Fourier � particolarmente indicata nello studio dei segnali portatori di informazione.
  Distinguiamo tra:

        1)  segnali periodici
        2)  segnali non periodici di durata infinita

  Quest’ultima categoria di segnali fornisce un modello ai segnali che portano una informazione, ovviamente in pratica se ne pu� trarre solo una porzione di durata finita.
  Nel caso 1) il contributo delle varie frequenze si pu� calcolare attraverso la Serie di Fourier. Attraverso quest’ultima si pu� esprimere una funzione periodica come la somma di una frequenza sinusoidale fondamentale e delle sue armoniche. In alcuni casi le armoniche sono in numero finito, ma in generale le armoniche sono infinite.
  Nel caso 2) il contributo delle varie frequenze si pu� calcolare attraverso l’Integrale di Fourier .In questo caso le frequenze in cui viene scomposto il segnale sono tutte quelle possibili e non solo i multipli della fondamentale. La serie viene sostituita da un integrale e la sequenza delle ampiezze delle armoniche diviene una funzione detta Trasformata Continua di Fourier :

  Un approccio pratico consiste nel prendere solo un pezzo del segnale campionarlo in un numero finito di punti e trattarlo come fosse un pezzo un pezzo di un segnale periodico . Esiste infatti un’altra trasformazione detta Trasformata Discreta di Fourier (DFT) che opera su vettori di lunghezza finita producendo vettori di lunghezza finita e pu� essere usata per approssimare numericamente sia le serie che gli integrali di Fourier.
  La DFT di un vettore X di n valori complessi � un vettore Y di n valori complessi definiti come:

  Mathematica offre il comando Fourier che implementa un algoritmo veloce della DFT detto Fast Fourier     Transform (FFT) in modo efficiente.
  L’algoritmo per approssimare lo spettro di potenza di un segnale periodico a valori reali pu� venire strutturato come segue:

1)   il segnale f(x) viene campionato in un     intervallo di  tempo (0,T] con una frequenza di campionamento r (ovvero i campioni distano tra loro 1/r secondi ) . Conviene scegliere i parametri in modo da avere un numero pari n di campioni;

2)   viene calcolata la DFT del vettore dei campioni e si conservano le prime n/2 componenti (che sono numeri complessi). Di questi se ne calcola il modulo al quadrato e si moltiplicano i risultati per 2/n .
Gli n/2 numeri reali ottenuti rappresentano una approssimazione dello spettro di potenza del segnale di partenza, in particolare:

  Quindi la nostra approssimazione permette di approssimare le potenze del segnale nell’intervallo (0,n/2T)=(0,r/2) con una risoluzione 1/T .
  Il fatto che dopo un campionamento a frequenza r l’intervallo analizzabile sia (0,r/2) non casuale ma in perfetto accordo con il Teorema del Campionamento che assicura la possibilit� di ricostruire esattamente una funzione limitata in frequenza nell’intervallo (0,f) con un campionamento di frequenza almeno di 2f .


Implementazioni

  Il programma Analisi di Fourier � piuttosto lungo, quindi ci limitiamo a darne un breve esempio di funzionamento.
  La funzione cos� definita PWS[f,T,r] calcola lo spettro di potenza della funzione f campionata con frequenza r in (0,T] .
  Facciamo alcuni esempi che si possono presentare:

1)  funzione periodica limitata in banda con frequenza   massima <r/2 e con periodo T.
      Prendiamo come esempio una funzione che ha una componente costante di valore 2 V pi� una
      componente  a frequenza 16 Hz di ampiezza 4V ed una componente a frequenza a 40 Hz di ampiezza 3 V.
      La potenza � 4+16/2+9/2=16.5 W. Campioniamo per un secondo con frequenza 128 Hz (ovvero con
      frequenza doppia rispetto a quella utile di 64 Hz). Si nota che la potenza calcolata con l’integrale e la
      potenza calcolata con la trasformata di Fourier quasi coincidono e lo spettro � quello voluto.

     


     
     

2)  funzione periodica limitata in banda con frequenza massima <r/2 e con periodo sottomultiplo esatto T .
      Effettuiamo una piccola modifica portando a 120 Hz la frequenza della seconda componente, e
      campioniamo per un secondo con frequenza doppia 256 Hz .
      La potenza calcolata con la trasformata di Fourier � ancora corretta.
 

 
Esercizio

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